Crediamo che le proposte sviluppate siano complessivamente poco convincenti. Per quanto riguarda il tema dell’Europa unita, in particolare, manca ogni riferimento all’azione necessaria del Parlamento europeo. Il punto sull’uguaglianza è sviluppato in un senso che troviamo quasi antitetico allo sviluppo dell’appello. Più convincenti le proposte su solidarietà e ambiente.
Le sfide che ci troviamo davanti non conoscono confini: riguardano tutti e nessuno Stato può pensare di affrontarle da solo. Per questo in primis si proporrà di abolire il voto all’unanimità sulle questioni considerate sensibili dagli Stati membri, che sono tutte quelle che devono essere riformate per un’Europa più forte e coesa. Inoltre, l’altra proposta fondamentale sarà quella di implementare una web tax, affinché le grandi multinazionali che operano sul territorio Europeo contribuiscano in modo equo con una tassazione efficace sulle transazioni on-line e l’e-commerce. Lo scopo di questa azione è di contribuire ad incrementare il budget dell’Unione, che al momento è totalmente insufficiente a fornire le risorse necessarie per le riforme sostanziali che si vogliono attuare.
Sulla questione fondamentale di dare a tutti gli stessi diritti e le stesse possibilità, si propone di istituire un prestito d’onore per gli studenti che vogliano intraprendere un percorso universitario ma che non ne hanno i mezzi, da restituire dal momento in cui si cominci a percepire un reddito da lavoro. Inoltre, sarà necessaria un’armonizzazione e una semplificazione delle procedure per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti nei vari paesi: lauree, diplomi e certificazioni.
Le persone che muoiono nel tentativo disperato di raggiungere un altro paese dove sperano in un futuro migliore sono sulla coscienza di tutti noi. Si vogliono istituire canali di immigrazione legali e sicuri tramite accordi con gli Stati da cui provengono i flussi migratori, affinché rilascino visti d’ingresso attraverso i consolati dei paesi di destinazione presenti sul loro territorio. Parlando per esempio del continente africano, l’Unione Europea ha già sedi amministrative e diplomatiche distaccate in tutti gli stati, al contrario dei singoli paesi la cui presenza sul territorio è molto più frammentata e con molto meno peso politico ed istituzionale.
Più Europa ha promosso l’iniziativa Figli Costituenti per modificare l’art.2 e l’art. 9 della Costituzione, per inserire un impegno verso le prossime generazioni di sostenibilità intesa a 360 gradi. Si vorranno promuovere massicci investimenti nella ricerca attraverso dei piani straordinari di finanziamento, per sostenere la transizione energetica, il rafforzamento delle infrastrutture per facilitare la mobilità sostenibile, la totale eliminazione della plastica attraverso l’utilizzo di materiali alternativi e compostabili.
Lavoriamo per un’Europa forte, integrata, solidale ed equa. Un’Europa che può e deve fare da esempio di un modello di sviluppo sostenibile, e da traino per la realizzazione di politiche orientate al futuro, della terra e delle generazioni che verranno. Un’Europa che ha i mezzi per investire in innovazione, e che diventi sempre più attrattiva per gli investitori da tutto il mondo. Un’Europa accogliente, che possa sostenere chi, alla ricerca di un futuro migliore, voglia trovarlo proprio qui, contribuendo all’economia e alla crescita della società.
Vogliamo un’Europa più unita e più giusta. Per fare la differenza, votare non basta. È infatti necessario votare per le candidate e i candidati giusti, che s’impegnino a portare avanti le nostre idee. Per questo, abbiamo chiesto alle candidate e ai candidati che hanno aderito all’appello “Hope – Per un’Europa più unita e più giusta” di esporci brevemente i loro impegni sugli obiettivi che condividiamo per un’Europa più unita, che lotta per uguaglianza, solidarietà e ambiente.
Per aiutare ogni elettrice ed elettore a orientarsi, nelle scheda dedicata a ciascuna candidata o candidato riportiamo il nostro voto sulle sue risposte, con una sintetica motivazione. I voti sono frutto della media delle valutazioni per ogni risposta dati da tre diversi attivisti della campagna Hope. La scala dei voti è questa: 1 o 2 “adesione non convincente”, 3 “adesione convincente”, 4 o 5 (“adesione molto convincente”.
Le valutazioni sono state date avendo riguardo alla persuasività e coerenza degli impegni delle candidate e candidati in relazione ai quattro punti oggetto dell’appello. Si è anche tenuto conto della credibilità degli impegni, sia rispetto alle liste nazionali e ai gruppi europei di appartenenzi, sia rispetto alle sue attività trascorse nel Parlamento europeo, in caso di parlamentari in carica che si ricandidano.
Ci impegniamo a votare per un’Europa diversa. Insieme, possiamo fare la differenza.
Facciamo pressione sui candidati perchè si assumano impegni chiari e precisi.
Il 19 maggio a Genova organizziamo un grande concerto per condividere la speranza.
Andiamo a parlare con le persone e portiamo al voto chi vuole un’Europa più giusta.