Le proposte sul tema dell'Europa unita sono condivisibili. In materia di uguaglianza, la prospettiva non pare la medesima dell'appello. Per quanto riguarda l'ambito della solidarietà, è positiva la proposta di un'agenzia europea, ma per affrontare la questione non basta una semplice cooperazione tra gli stati membri. Sono condivisibili le proposte sull'ambiente, ma non si fa riferimento alle risorse per realizzarle (come ad esempio la Carbon Tax).
Il mio obiettivo sarà di costruire un’Unione Europea più unita e coesa, che superi gli egoismi dei singoli paesi: una Nuova Europa più forte e solidale in grado di sopravvivere nel quadro del nuovo ordine mondiale. Molto di questa Nuova Europa si può realizzare nell’ambito delle istituzioni e regole attuali e mi impegnerò affinché il Parlamento europeo spinga i governi nazionali ad agire con vero spirito comunitario per realizzare politiche comuni nel campo della crescita e degli investimenti, del lavoro, dell’immigrazione e della politica estera e di difesa.
In parallelo a questo propongo una fase costituente più ampia ed a lungo termine, volta a istituire un nuovo Parlamento ed una nuova forma di governo, un bilancio europeo con importanti risorse proprie ed una politica fiscale comune, un ministro dell’economia e finanze europeo che abbia competenze e strumenti per promuovere la lo sviluppo e la coesione in tutta l’Europa una sola politica estera sovranazionale con un unico Ministro degli Esteri, una unica diplomazia ed un solo esercito che difenda l’interesse comune europeo e non quello dei singoli paesi
Mi batterò affinché il Parlamento possa avere un ruolo di garante per assicurare che le politiche d’istruzione nazionali rispettino standard comuni di accessibilità, di qualità e di contenuti. In particolare vorrei introdurre sin dalle elementari corsi di cittadinanza europea per educare ai valori e alle politiche europee, e corsi di sostenibilità ambientale per promuovere nuovi stili di vita e di consumo rispettosi dell’ambiente.
Ma al di là dell’istruzione si deve garantire a tutti l’accesso al mondo del lavoro. Proporrò quindi un grande piano europeo per il lavoro, un Erasmus del lavoro, che contribuisca a formare i giovani e creare nuovi posti di lavoro in tutti i paesi europei, rispondendo alle sfide poste dalla trasformazione del mercato del lavoro e dalla crisi economica. L’Erasmus del lavoro deve anche implementare programmi di formazione per preparare i lavoratori non più giovani a far fronte ai cambiamenti tecnologici e all’automazione del lavoro. Mi batterò anche per misure specifiche per la tutela del lavoro femminile: le donne che sono uscite dal mondo del lavoro, o che hanno ritardato l’entrata nel lavoro a causa di impegni familiari, devono avere un accesso facilitato a tutti i programmi di formazione, aiuti finanziari per la maternità e canali preferenziali per il rientro nel lavoro.
Soltanto con una vera cooperazione tra gli stati europei sulla gestione delle frontiere e le politiche di asilo si potrà gestire il fenomeno migratorio. L’accoglienza dei migranti deve essere resa più sostenibile e solidale con la creazione di un’Agenzia europea delle migrazioni dotata di centri di accoglienza e di registrazione dei migranti sia sul territorio europeo che nei paesi di partenza, e che agisca sulla base di una procedura d’asilo armonizzata a livello europeo. Si devono potenziare Frontex e le azioni comuni di sorveglianza e di assistenza nei mari; si deve anche sviluppare una forte azione di lotta al crimine del traffico di persone in cooperazione con i paesi rivieraschi del Nord Africa.
Proporrò anche una grande alleanza Europa-Africa per creare sviluppo e promuovere la democrazia nei paesi africani che potranno diventare alleati e partner economici dell’Europa: la crescita sostenibile dell’Africa permetterà anche di contenere l’ondata migratoria e di trarre dall’immigrazione benefici per la nostra società L’alleanza Europa-Africa deve contribuire a rafforzare le istituzioni e migliorare la governance dei paesi africani. L’alleanza Europa-Africa dovrà anche creare le condizioni per facilitare gli investimenti nei paesi africani, destinati alla costruzione di infrastrutture (energia, acqua, trasporti e telecomunicazioni) e allo sviluppo di un‘agricoltura sostenibile.
Mi impegno a lavorare ed a tessere alleanze al fine di promuovere una transizione energetica e un sostanziale cambiamento degli stili di vita e dei modelli di consumo, attraverso nuove proposte legislative e nuovi programmi di finanziamento e di incentivi in tre aree:
1. Revisione ulteriore delle emissioni di gas serra, aumento della quota di energie rinnovabili rendendole più sostenibili economicamente, miglioramento dell’efficienza energetica.
2. Raggiungimento di una mobilità sostenibile attraverso investimenti e facilitazioni fiscali per transitare verso un‘industria automobilistica completamente elettrica, per eliminare l’uso dei carburanti fossili negli altri settori del trasporto, per promuovere la mobilità urbana verde.
3. Realizzazione di grande piano europeo di educazione ambientale che includa l’educazione ambientale nei curricula scolastici, a partire dalla scuola primaria e campagne informative ed educative europee per promuovere stili di vita e di consumo più sostenibili.
Il mio obiettivo sarà di promuovere un’Unione Europea più forte, unita e solidale che possiamo realizzare nell’ambito delle istituzioni e regole attuali. Dobbiamo tuttavia anche guardare avanti e costruire un progetto futuro che deve passare attraverso una modifica dei Trattati, ma che deve costituire il nostro ambizioso obiettivo finale. L’Italia, anche attraverso i suoi deputati, deve partecipare alla formazione di questa Nuova Europa e rimanerne pilastro fondante.
Ci impegniamo a votare per un’Europa diversa. Insieme, possiamo fare la differenza.
Facciamo pressione sui candidati perchè si assumano impegni chiari e precisi.
Il 19 maggio a Genova organizziamo un grande concerto per condividere la speranza.
Andiamo a parlare con le persone e portiamo al voto chi vuole un’Europa più giusta.