Matteo Salvini, ministro dell'Interno;
Marco Bucci, sindaco di Genova
Coordinamento Per Genova aperta accogliente e solidale
Chiediamo che sia autorizzato subito l'ingresso della barca a vela Alex di Mediterranea in acque italiane in modo da consentire lo sbarco dei naufraghi nel porto di Lampedusa o che alternativamente sia organizzato il trasbordo delle persone su navi della Guardia Costiera in modo da consentirne lo sbarco. Venerdì 5 luglio alle 18 in Largo Lanfranco, davanti alla prefettura.
Di fronte a chi scappa dalla tirannia e dalle persecuzioni, dalla guerra, dalla fame e dalla miseria, di fronte a chi si muove alla ricerca di occasioni per migliorare la propria vita, spesso giocandosi quel poco che ha, non servono tante riflessioni: la soluzione è accogliere. Un profugo in fuga ha diritto di asilo. Uno straniero che lascia il proprio paese per cercare fortuna in Europa non è in nulla e per nulla diverso da un genovese che parte dalla sua città per costruirsi una vita a Londra, a Parigi, a Berlino, salvo che avrà un altro colore della pelle e sarà più povero. Il passaporto che ci capita casualmente in mano alla nascita non può essere una condanna a vita, né le frontiere possono essere muri invalicabili e barriere alla solidarietà tra persone.
La soluzione è accogliere. Per questo siamo scesi in piazza per una Genova aperta, accogliente, solidale e continueremo a impegnarci per cambiare radicalmente le politiche in fatto di accoglienza e immigrazione.
Da la Repubblica
Carola Rackete, la comandante della Sea-Watch 3 torna libera dopo quattro giorni trascorsi agli arresti domiciliari. La comandante si dice "molto commossa per la solidarietà espressa nei miei confronti da così tanta gente". "Sono sollevata dalla decisione del giudice - ha aggiunto Carola - che considero una grande vittoria della solidarietà verso tutti i migranti e rifugiati e contro la criminalizzazione di chi vuole aiutarli".
Da la Repubblica
"Sbarco dei migranti e sequestro della Mare Jonio d’iniziativa delle forze dell’ordine per alcune irregolarità. La Finanza accusa Mare Jonio anche di "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". Queste le mosse del Viminale che ha deciso un'altra strada da percorrere. Poi toccherà ancora una volta alla Procura di Agrigento valutare se confermare il sequestro della nave o restituirla a Mediterranea."
Dal comunicato stampa ufficiale di Mediterranea
"Ieri sera è stato notificato al Comandante della Mare Jonio il sequestro probatorio della nave, su iniziativa della Polizia Giudiziaria, nello specifico la Guardia di Finanza. La contestuale identificazione del comandante è un atto dovuto per procedere al sequestro.
Lo si accusa di non avere spento i motori, come ordinato dalla Guardia Costiera a poche miglia dalle acque territoriali italiane, mentre la Mare Jonio fronteggiava onde alte più di due metri, come si vede nel video che abbiamo diffuso ieri. Era un ordine impossibile da eseguire senza mettere in serio pericolo la sicurezza della nave e di tutte le persone a bordo, la cui tutela è l’obbligo prioritario di ogni comandante."
Il 26 gennaio il coordinamento Per Genova aperta accogliente e solidale che riunisce più di 160 organizzazioni ha organizzato una manifestazione con più di 10mila partecipanti.
54 persone sono state salvate dalla barca a vela della ONG Mediterranea. Si trovano a breve distanza da Lampedusa ma Salvini non vuole farli sbarcare. Chiediamo che le persone a bordo siano fatte sbarcare e siano accolte. Genova è aperta e pronta a fare la sua parte.