Marco Bucci, sindaco di Genova
Genova che osa
Terezina Shani ha 62 anni e dal 1997 è cittadina italiana. Dopo aver lavorato per anni come badante, ha visto concludersi il suo rapporto di lavoro e, di conseguenza, ha perduto la propria residenza. Ospitata da amici, ha sempre usufruito dell'indirizzo cui i senzatetto e le persone bisognose potevano rivolgersi per prendere domicilio e ricevere servizi e pacchi postali, finché non ne ha scoperto la chiusura. Ha provato a rivolgersi al Comune di Genova e all'Assessore Giorgio Viale che, secondo le dichiarazioni della donna, le ha suggerito la possibilità di risolvere il problema prendendo la tessera della Lega.
Da più di un anno il Comune di Genova ha chiuso lo sportello e gli uffici che garantivano un domicilio, una casella postale e servizi sociali e amministrativi ai senzatetto e alle persone senza residenza.
Continua così la guerra contro i poveri della Giunta Bucci e del Comune di Genova, tra multe e costanti privazioni.
La soluzione per aiutare Terezina e chi, come lei, necessita di supporto sociale e burocratico non è suggerire a chi vive in difficoltà di prendere la tessera della Lega, ma riaprire l'ufficio di residenza e servizio postale per i senzatetto e fornire servizi sociali adeguati.
Il Comune riapra l'indirizzo cui i senzatetto e le persone bisognose potevano rivolgersi per prendere residenza e ricevere servizi e pacchi postali.
Il Comune di Genova riapra l'indirizzo cui i senzatetto potevano rivolgersi per prendere residenza. Chiediamo a Bucci di ripristinare subito questo servizio essenziale.