CHI SIAMO

Genova che osa è un’associazione culturale che si occupa di politica e che lotta per un mondo più eguale e solidale. 

Siamo schierati a sinistra e operiamo localmente per poter ottenere un cambiamento reale, radicale e sistematico, ma abbiamo uno sguardo globale, proprio perché pensiamo che i problemi che affliggono la nostra città siano un riflesso di fenomeni globali. 

LA NOSTRA VISIONE, IL NOSTRO MANIFESTO

Genova è una città divisa tra chi resta indietro e chi va avanti, tra chi è senza prospettive e pochi privilegiati. Queste divisioni alimentano il declino e il declino allarga ancora di più le diseguaglianze, andando a colpire le persone e i quartieri più fragili. Noi vogliamo impegnarci per una Genova per tutte e tutti, di uguali opportunità, egualitaria e solidale, aperta, viva  e dinamica, inclusiva e sostenibile.

LA NOSTRA STRATEGIA

Sappiamo che per apportare cambiamenti radicali alla società è necessario mobilitare il 3.5% della popolazione: a Genova abbiamo bisogno di 20.000 persone che lottino insieme a noi.

I NOSTRI OBIETTIVI

Nei prossimi anni abbiamo due grandi appuntamenti elettorali, le regionali nel 2025 e le comunali nel 2027. Vogliamo condizionare le elezioni su due priorità chiave: garantire buoni lavori e usare gli spazi della città nell’interesse delle persone, non di pochi privilegiati.

LA NOSTRA STRUTTURA

Genova che osa promuove una struttura orizzontale che favorisce la distribuzione delle responsabilità e la crescita personale. Sperimentiamo pratiche di mobilitazione, abbiamo un centro studi e una scuola di attivismo.

IL PREMIO SPINELLI

La Commissione europea ha assegnato il Premio Spinelli 2019 a Genova che osa come riconoscimento dell'iniziativa "Hope Fest".

Genova che osa ha organizzato Hope Fest con con il capitolo genovese del Movimento Federalista Europeo durante gli Europei 2019.

Hope Fest ha promosso l'idea di un mondo unito, caratterizzato da più uguaglianza, più solidarietà, apertura e più verde. L'iniziativa è stata sia una campagna di attivismo, per mobilitare gli elettori sia una campagna di pressione, per chiedere a candidate e candidati di affrontare la questione chiave delle disuguaglianze. Hope Fest si è sviluppato su tre direttrici: il porta a porta; un concerto per generare entusiasmo e un appello per fare pressione sui candidate e candidati. Hope Fest era parte di una serie più ampia di iniziative in Europa: "Non odiare, ma cambiare", promossa da una rete di organizzazioni civiche e progressiste per opporsi ai nazionalismi in ascesa.

Il Premio Altiero Spinelli premia le opere, le attività e i prodotti che promuovono la comprensione dell'Unione europea (UE) come progetto di integrazione e dei suoi valori. Si concentra in particolare sulle iniziative che tendono a coinvolgere i giovani cittadini nei processi democratici che disegnano il futuro dell'UE.

Nella sintesi della valutazione per l'assegnazione del il Premio si legge che l'attività proposta ha raggiunto direttamente tre degli obiettivi del Premio Spinelli. Hope Fest ha raggiunto un numero elevato di giovani cittadini europei.

La campagna è adatta ad essere replicata in futuro per attirare l'attenzione su altri temi legati all'integrazione europea.

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