La nostra VISIONE E IL MANIFESTO

Genova che Osa è una comunità di persone unite da valori comuni intorno a una sfida condivisa: lottare contro le disuguaglianze per un mondo più eguale e solidale. Il nostro manifesto ispira la nostra azione.

Un buon mondo è quello in cui gli sforzi di ciascuno sono indirizzati verso ciò che ha scelto e non verso ciò che è stato determinato dalla lotteria del destino.

Genova che osa lotta per un mondo più eguale e solidale.

Siamo schierati a sinistra, al cuore del nostro pensiero ci sono i principi di uguaglianza e solidarietà, per garantire a tutte e a tutti le più ampie opportunità di sviluppo personale e di partecipazione sociale. Obiettivo della sinistra deve essere la rimozione di quelle circostanze che imprigionano le persone in situazioni strutturali di minoranza.

Ci impegniamo a Genova, perché vogliamo essere in grado di agire un cambiamento reale, senza farci sopraffare dal complesso contesto in cui viviamo. Per questo operiamo localmente, su una scala in cui è più facile individuare le conseguenze dei cambiamenti globali in corso e agire su di esse. La nostra azione è locale, il nostro sguardo è globale.

Ci proponiamo di realizzare trasformazioni radicali, di sistema, ma non inseguiamo una visione escatologica. Sarebbe illusorio: il progresso verso i nostri valori non può risolversi in una meta finale, invece si traduce in un processo dinamico. È la missione costante per concretizzare le nostre idee e attualizzare la nostra cultura politica in un mondo continuamente in trasformazione. È l’onere di rispondere ai tentativi di reazione che corrisponderanno sempre a ogni passo in avanti, soprattutto nelle crisi.

Ci rivolgiamo ai giovani: il loro futuro è il futuro di Genova, le loro qualità e il loro impegno sono indispensabili per assicurarlo. Ci rivolgiamo alle intelligenze e alle energie innovative e progressiste che restano in città: assieme è possibile pensare e progettare un’alternativa. Ci rivolgiamo alle tante persone emarginate, che hanno perso fiducia nella politica, che si sono affidate alle forze reazionarie: non è mai troppo tardi per sconfiggere il cinismo, per rinunciare alle logiche divisive e distruttive.

A Genova dobbiamo rompere il circolo vizioso delle disuguaglianze e del declino che si alimentano a vicenda. Dobbiamo sconfiggere la fazione della conservazione: cambiare il senso comune e porre fine alle rendite di posizione che soffocano la città.

Genova ha futuro come città per tutte e tutti, non per pochi: egualitaria e solidale. Ha futuro come città aperta e cosmopolita, viva e dinamica, inclusiva e sostenibile.

IL MANIFESTO DI GENOVA CHE OSA

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